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Caso Ciro Grillo, il video del bacio al Billionaire

Ciro Grillo bacio video

Novità per il caso Ciro Grillo: è pubblico il video del presunto bacio con la ragazza che lo ha accusato di stupro. Il talk show di Rete 4 Controcorrente ha trasmesso in esclusiva un breve video girato alla nota discoteca Billionaire in cui sembra che i due ragazzi si stiano baciando. Secondo gli avvocati difensori del figlio di Beppe Grillo, il video dovrebbe dimostrare l’esistenza di un certo grado di complicità tra Ciro Grillo e la ragazza.

Caso Ciro Grillo, Controcorrente pubblica il video del presunto bacio

Il caso Ciro Grillo si complica ancora. Ci sono nuovi elementi per il processo per stupro di gruppo che coinvolge il figlio di Beppe Grillo insieme ai suoi amici Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. Controcorrente, talk show di Rete 4 diretto da Veronica Gentili, ha trasmesso alcune immagini e audio in esclusiva che aggiungono dettagli alla turpe vicenda. Il video, che dura una trentina di secondi, è stato girato al Billionaire, la ben nota discoteca dei VIP di Porto Cervo. Nel filmato, si vedono Ciro Grillo e la ragazza italo-scandinava che lo ha accusato di violenza sessuale. Il video risale all’una e venti di notte del 17 Giugno 2019. Dalle immagini i due sembrano baciarsi.

Secondo gli avvocati difensori, il video, pur non essendo charissimo, proverebbe un certo grado di complicità tra i due ragazzi. Controcorrente ha inoltre diffuso un messaggio audio mandato dalla ragazza a una sua amica, risalente a un paio di settimane dopo la vicenda in Sardegna. Nel messaggio, la ragazza parla di rapporti avuti con altre persone.

Caso Ciro Grillo: l’ipotesi droga dello stupro

Risale a Febbraio 2020 il racconto della ragazza italo-scandinava, nota al pubblico come “S“. La ragazza aveva denunciato agli inquirenti il presunto stupro di gruppo subito durante l’estate del 2019:  “Quando siamo andati in casa ero presente a me stessa, ma quando mi hanno portata in una stanza mi sono spenta. Nel primo episodio sentivo dolore, nel secondo il mio corpo era come anestetizzato, ho iniziato a vedere nero e dopo qualche secondo sono svenuta”.

Secondo il racconto della ragazza, S sarebbe stata costretta a bere un cocktail di vodka e lemonsoda. Gli inquirenti per il momento non escludono l’ipotesi che Ciro Grillo e i suoi compagni abbiano usato la droga dello stupro. Il professor Enrico Marinelli ha redatto la consulenza medico legale sul Caso Ciro Grillo e ha affermato: In linea puramente teorica non è possibile escludere l’uso di sostanze di questo tipo, prima o in associazione con l’alcol. Sono sostanze particolarmente insidiose in quanto costituite da liquidi inodori e incolori, facilmente mescolabili alle comuni bevande, anche non alcoliche, senza che la vittima se ne possa accorgere”. Tale ipotesi, per il momento, non è ancora confermata.

Le intercettazioni di S

Gli inquirenti stanno focalizzando la loro attenzione su delle intercettazioni di messaggi e file audio di S. Molti di questi messaggi sono stati trasmessi in esclusiva a Quarto Grado. Il primo risale al giorno dopo l’accaduto, mandato da S ad un amica in Norvegia: Onestamente mi sono sentita molto usata, è stato davvero brutto. Possiamo dire un po’ come usata e buttata via giusto per divertimento. Mi sento così sbagliata, voglio solo ricominciare ma non so come. Mi sento sempre come spazzatura“.

S si sfoga apertamente: Perché sono così idiota? Perché faccio così? Perché non ho fermato le persone, anche se è stato quasi impossibile? Come posso non fidarmi nemmeno di nessuno che mi circonda? Quei ragazzi sembravano normali e poi si sono approfittati di me in questo modo, è stata una specie di spazzatura questa esperienza”.

S ha poi raccontato della sua delusione verso la sua amica presente quella sera, che dichiara di non essersi accorta di nulla perché dormiva. Gli inquirenti sospettano che anche lei possa aver subito abusi: “Quei ragazzi hanno fatto delle cose perverse che mi sono meritata, non so. Pensavo fosse una delle mie più intime amiche ma è stata così disinteressata a tutto, adesso sta giocando a pallavolo sulla spiaggia e io sono tornata da sola a casa a piedi. Mi viene da piangere. Mi viene quasi voglia di picchiarmi per quello che ho fatto, sai? Questo è il motivo per cui ho permesso loro di farlo, non sono più riuscita a controllare nulla perché non ho mai voluto che succedesse nulla. Quello che è successo era così brutto, mi sento male con me stessa. Non voglio più avere nulla a che fare con quei ragazzi, mai più”.